Il grande poeta latino Orazio diceva: “per rinfrescarmi, mi occorrono olive, malve leggere e cicoria”.
È proprio vero, queste due semplici erbe di campo aiutano l’organismo a depurarsi e a sentirsi più leggero, mentre le olive danno robustezza e vigore.
L’argomento del mese è la Cicoria di campo.
CICHORIUM INTHYBUS è il suo nome botanico, appartiene alla famiglia delle piante ed erbe “Composite”, è una pianta annuale erbacea che cresce spontanea nei terreni incolti e negli argini delle aree coltivate e può arrivare anche a 60 centimetri.
Le foglie della cicoria hanno forma lanceolata con lobi molto incisi e spesso venature rossastre.
La cicoria si riconosce facilmente grazie al fiore dal caratteristico e bellissimo colore blu indaco.
Ha un sapore amaro caratteristico, che la fa riconoscere come pianta amica del fegato, che cio stimola e tonifica le sue funzionalità insieme a quelle della cistifellea.
Contiene molto Potassio, Vitamina A e Ferro, ma anche Calcio, Fosforo, Sodio, Vitamine B,C,K.
La radice contiene inulina.
- Grazie alla presenza di questi meravigliosi componenti , la cicoria ha molteplici azioni sull’organismo umano:
- azione drenante e diuretica, ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante
- azione colecistocinetica ( cioè aiuta la colecisti a drenare la bile in modo corretto)
- azione benefica nelle congestioni venose , nelle insufficienze epatiche e nelle sindromi emorroidarie
- azione vermifuga
- azione tonificante su tutto l’organismo, perchè aumenta in generale il metabolismo ( tiroideo ed epatico) grazie al ferro
- azione cardiotonica, aiuta il cuore in modo diretto con una azione benefica sulla Pressione arteriosa ed in modo indiretto, migliorando la qualità dei globuli rossi grazie al suo contenuto in ferro
Si ipotizza infine anche azione antitumorale per la sua ricchezza in fitosteroli.
Altre cicorie conosciute e commestibili sono la cicoria coltivata ed il tarassaco.
Si impiega utilizzando :
Foglie crude come insalata; decotto di radice; succo d’erba, mischiata al crescione e alla fumaria, infine la radice essiccata e tostata può essere impiegata come caffè.
RICETTA DEL MESE: Fave e cicoria
Lessare le fave secche e decorticate (precedentemente lasciate in ammollo), realizzare una purea, condita con poco sale ed olio a crudo; lessare e ripassare la cicoria di campo sbollentata in acqua, mangiare insieme i due ingredienti assaporando il contrasto fra il sapore dolciastro del legume e quello amarognolo dell’erbetta.
Buon appetito e alla prossima!