Questo è un primo capitolo dedicato al meraviglioso mondo delle erbe medicinali. Le informazioni che vi darò non hanno alcuna pretesa di essere esaustive, al contrario vogliono essere lo spunto iniziale per esplorare questo mondo vegetale fatto di piccole erbe semplici, che crescono da sole spontanee e caparbie nei prati e che non necessitano di alcuna cura, ma solo di grande considerazione e rispetto.
SALVIA OFFICINALIS
La Salvia officinalis (detta anche salvia comune) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Lamiaceae, il suo nome deriva dal latino “salvus”.
Presenta un fusto legnoso, foglie lanceolate dal profumo amarognolo e aromatico che contengono principi amari, acidi fenolici, oli essenziali e flavonoidi con azione simile a quella estrogenica.
Proprio queste sostanze conferiscono alla salvia i suoi poteri di “alleata femminile” per alleviare molti disturbi della donna, da quelli legati alla menopausa (vampate di calore, secchezza delle mucose, caduta del tono dell’umore) a quelli del ciclo mestruale, più in generale ciclo che ritarda, ciclo doloroso ecc.
Ne esiste poi la varietà selvatica, la cosiddetta “Salvia pratensis” che cresce sulle scarpate e nei prati, ha fiori blu-violacei ricchi di oli essenziali. La pianta sprigiona al massimo questi oli preziosi durante le ore calde, per questo è meglio raccogliere foglie e fiori nelle giornate più assolate d’estate e poi lasciarli essiccare all’ombra.
Nelle ricette di antica erboristeria, la tisana di salvia veniva impiegata per combattere colpi apoplettici, sudori notturni, tremori e anche come bevanda depurativa per il fegato.
Infusi di salvia si usano tuttora per alleviare le infiammazioni gengivali ed il prurito doloroso causato da punture di insetto.
TIMO
(Nella variante di Timo volgare o in quella di Timo serpillo, detto anche pepolino o timo cedrato)
Appartiene alla famiglia delle Lamiacee, il nome deriva dal greco “thymon” cioè la forza, il coraggio che sono le qualità che risveglia odorandolo.
Presenta un fusto strisciante, piccole foglie e fiori violacei profumatissimi. Predilige i cigli assolati, le scarpate scoscese e spesso cresce sui piccoli formicai, inoltre adora il caldo forte e il sole, cerca i piani sassosi dove il calore si riflette.
In antica erboristeria, il timo era considerato prodigioso contro le nevralgie facciali: se ne raccoglievano foglie e fiori che, una volta essiccati, si mischiavano con fiori secchi di Camomilla e di Achillea, per poi riempire una federa e realizzare così un cuscino da porre vicino alla parte dolorante.
La sua fioritura va da giugno a settembre e, come già detto per la salvia, si consiglia di raccogliere i fiori nelle ore più calde e poi metterli a macerare in olio di oliva per realizzare l’olio di timo, ottimo per alleviare il dolore nelle distorsioni.
Ricette:
Tisana di Salvia: in 250 cl di acqua bollente lasciare riposare, per qualche minuto, 1 cucchiaino pieno di foglie di salvia sminuzzate.
Olio di Timo: riempire una bottiglia a collo largo con fiori di timo raccolti sotto il sole di mezzogiorno (non comprimere i fiori), aggiungere olio extravergine di oliva fino a coprirli completamente, lasciare macerare il tutto al sole per 15 giorni, quindi filtrare.