Le more e i lamponi sono arbusti spontanei: semplici, piccoli e preziosi frutti appartenenti alla famiglia delle Rosacee.
La mora raggiunge la sua piena maturazione a settembre, mentre il lampone a giugno.
Li raggruppiamo insieme perché hanno proprietà simili, forma simile (entrambi ricordano le blastule, ossia la cellula in forma primordiale, indivisa e totipotente), entrambi si consumano in porzioni di più unità e non singolarmente (questo vuol dire che le qualità di un elemento singolo vengono moltiplicate in modo più numeroso).
Contengono sostanze quali fruttosio, calcio, ferro e vitamine, ma anche numerosi acidi organici come acido salicilico, acido malico, acido ossalico e acido citrico.
Inoltre hanno pectina e tannini, sostanze antiossidanti e quindi protettrici della integrità cellulare.
Grazie ai polifenoli, sostanze legate al colore rosso più o meno acceso, sono protettori della microcircolazione (i capillari sanguigni) e per lo scarso contenuto in zuccheri sono perfetti in caso di malattie iperglicemizzanti, come il diabete.
In medicina nutrizionale si sfrutta la presenza dell’acido salicilico della mora (una sorta di aspirina naturale) nelle patologie infiammatorie, specie se polmonari (il suo aspetto ricorda anche un alveolo polmonare!) e di quello del lampone (di cui si usano anche foglie e gemme in forma di macerato) nelle dismenorree e nelle infezioni vaginali.
Come tutti gli altri piccoli frutti, anche le more e i lamponi vanno raccolti e consumati subito – per non perdere il loro potere antiossidante – oppure congelati.
CONSIGLI ALIMENTARI
Possono essere impiegati in frullati (solo ghiaccio e piccoli frutti) oppure in frappè e frullati con aggiunta di latte o, ancora, mangiati freschi con lo yogurt.
Si possono aggiungere nelle insalate o nelle macedonie o si possono anche consumare da soli con un po’ di zucchero e limone.
I vecchi saggi e sapienti botanici consigliavano anche di realizzare con gemme, fiori o con foglie tenere un infuso da utilizzare per gargarismi in caso di mal di gola o di infezioni del tratto respiratorio.