L’uva giunge a maturazione come primo regalo autunnale, nello splendore del gesto antico della vendemmia. La pianta originaria proviene dal Mar Caspio, è una “infruttescenza” cioè un raggruppamento (appunto il grappolo) di frutti (acini) tenuti insieme da un asse centrale (raspo).
Ogni acino è formato da polpa, buccia e semi (vinaccioli).
La produzione mondiale è composta da uva da vino, qualità nera e rossa che è anche l’uva indicata nella terapia bionutrizionale, mentre la cosiddetta “uva da tavola” con varietà selezionate ne costituisce solo una piccola parte.
Si può tranquillamente dire che dell’uva viene consumato tutto: ogni parte dell’acino contiene potenti proprietà che poi si rafforzano a vicenda. Nella polpa si trovano zuccheri a catena corta (fruttosio, glucosio, mannosio), sali minerali , metalli ed oligoelementi (calcio, potassio, ferro, iodio, rame, manganese), vitamine (A, B, C e K); nella buccia fitocomposti (polifenoli, tannini, acidi organici, antocianine, catechine, resveratrolo, vitamina E); nei semi ancora il resveratrolo, polifenolo ad azione antiossidante ed antitumorale.
Poiché ogni acino rappresenta, comunque, una unità completa, mangiando un grappolo d’uva di circa 150 grammi si assumeranno almeno 20 o 30 volte tutti gli elementi contenuti nel chicco singolo. Lo stesso discorso vale per tutti gli alimenti di piccola taglia, dalle lenticchie alle vongole, solo per fare qualche esempio…
Le indicazioni terapeutiche dell’uva sono molteplici:
*disintossicante per il fegato
*antiuricemica per i reni
*decongestionante per la milza
*rafforzante per il sistema cardiovascolare
*ricostituente per il sistema nervoso
*lassativa per l’intestino
*rivitalizzante per l’epidermide
Il consiglio alimentare è quello di lavare bene il grappolo intero sotto l’acqua corrente, poi separare gli acini e mangiarli ad uno ad uno – buccia e semi compresi – masticandoli lentamente.
Il succo d’uva fresco ha una azione lassativa (nella stipsi ostinata si può aggiungere un po’ di miele) ed è anche molto efficace nelle intossicazioni croniche da metalli pesanti (grazie alla sua azione diuretica e drenante).