CIPOLLA

Ott 5, 2022

La cipolla è una pianta bulbosa, appartenente alla famiglia Amaryllidaceae, inquadrabile nel gruppo degli ortaggi. Il suo ciclo di vita generalmente è biennale e viene interrotto trascorso un anno al fine di destinarla al consumo. Una prima distinzione riguarda il periodo di semina: le cipolle invernali si prestano per esser piantate in autunno (proprio ora, tra settembre e ottobre) e svernare nel campo, mentre le cipolle primaverili si piantano in semenzaio da febbraio a marzo, oppure in campo tra marzo e aprile, per la raccolta estiva.
L’utilizzo principale è come alimento e condimento, ma la cipolla viene anche adoperata a scopo terapeutico. Le diverse varietà di cipolle sono costituite prevalentemente da acqua, con un quantitativo trascurabile di grassi e limitato di proteine. Contengono una modesta quantità di carboidrati semplici e una tipologia di fibra, detta inulina, che nutre i batteri che dimorano nel nostro intestino, parte del cosiddetto microbiota intestinale, selezionando le specie positive nell’organismo. Le cipolla è uno degli ortaggi più coltivati in assoluto negli orti familiari, soprattutto perché si usa spessissimo in cucina e viene impiegata nella preparazione di sughi, risotti o minestre.
Tra le diverse tipologie disponibili, vi presentiamo la Cipolla Ramata di Montoro perché è stata impiegata per le nostre conserve a marchio Gemme Dormienti e la consigliamo, in particolare, abbinata ai formaggi: semplicemente deliziosa!
Si tratta di una varietà autoctona della zona di Montoro Inferiore, in provincia di Avellino, che prende il nome dai riflessi color rame della sua “buccia”, le cosiddette “tuniche” che la ricoprono. Vanta un’antica tradizione: i coltivatori rispettano l’originario ciclo di lavorazione, le cui fasi di semina e raccolta sono tutte eseguite a mano e con la stessa passione di un tempo. La Cipolla Ramata di Montoro è diuretica, depurativa, antiglicemica, antibatterica e antibiotica. Fa bene alle vie respiratorie, all’apparato gastro-intestinale e urinario, combatte l’influenza, le riniti, l’angina e l’ipertensione. Normalizza, poi, la flora intestinale ed è consigliata per liberare l’organismo dalle sostanze tossiche legate al cancro del colon e del retto. Riduce il colesterolo, i trigliceridi, i lipidi. Ha, infine, proprietà dietetiche, combatte la stanchezza e aumenta le difese immunitarie. Per preservare tutte queste caratteristiche andrebbe consumata soprattutto cruda. Nei casi di forte acidità di stomaco, ernia iatale, problematiche intestinali o meteorismo se ne sconsiglia l’assunzione o comunque si raccomanda un uso molto limitato. Un tempo se ne sconsigliava l’assunzione durante l’allattamento, ma queste teorie sono superate perché studi recenti hanno dimostrato che non esistono cibi totalmente sconsigliati, anzi se il neonato è stato abituato a determinati sapori durante la gravidanza, allo stesso modo il suo gusto sarà “educato” con il latte materno.